Settembre nero by Sandro Veronesi

Settembre nero by Sandro Veronesi

autore:Sandro Veronesi [Veronesi, Sandro]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788834618738
Google: GKslEQAAQBAJ
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2024-10-06T22:00:00+00:00


17.

Il babbo non lo rivedemmo fino al sabato successivo, quando venne e rimase tre giorni – fino a ferragosto, cioè fino al suo compleanno. Per tutta la settimana avevo spiato la mamma ma non aveva più parlato da sola, e anche quando arrivò il babbo non fu mai lei a parlare. Come ho detto, la mamma non gli ha mai raccontato di quel guardone, ammesso che si trattasse di un guardone: le cose da raccontare le aveva lui. La mamma ascoltava, al massimo faceva qualche domanda, ma era lui a tenere banco. Raccontò com’era andata la settimana. L’aveva spesa appresso a una di quelle vittime dello scandalo, un tizio di Viareggio che aveva famiglia e un lavoro rispettabile ma aveva anche l’abitudine di andare in pineta e pagare dei ragazzi per fare sesso. Era stato tirato in ballo da quel Baldisseri, in una delle sue tante confessioni, come membro della banda dei rapitori di Ermanno, era stato arrestato, tenuto dentro per tre settimane e poi rilasciato senza una parola di scuse quando Baldisseri aveva cambiato versione – ma intanto i giornali avevano fatto il suo nome, pubblicato la sua fotografia e rivelato le sue abitudini segrete. Il matrimonio era saltato e anche al lavoro (era impiegato negli uffici di un sindacato) non era riuscito a reggere la pressione e si era licenziato. Aveva lasciato Viareggio e se n’era andato in Garfagnana dai suoi vecchi genitori – tra i lupi, disse il babbo. Disse anche che era così diffidente che aveva dovuto parlamentarci per due ore – lui fuori dal cancello, il tizio in casa affacciato alla finestra, quindi praticamente gridando – per convincerlo di non essere un giornalista. Perché era ossessionato dai giornalisti e del resto, disse il babbo, ne aveva ben donde (usava spesso questa espressione che non ho mai sentito utilizzare da nessun altro). A un certo punto, disse, vedendo che lui non mollava, aveva fatto spuntare la canna di una carabina dalla finestra, ma mio padre non si era spaventato perché si vedeva benissimo che era una carabina giocattolo; gli aveva solo gridato da dietro al cancello di essere la sua unica speranza, e che una persona intelligente non spara sulla sua unica speranza. Allora il tizio l’aveva fatto entrare, lo aveva ascoltato ma alla fine non aveva voluto firmare niente. Tre giorni era dovuto tornare in quel posto sperduto, disse il babbo, perché il tizio si fidasse di lui e firmasse la lettera d’incarico per la causa collettiva. Erano persone ferite, disse, disperate, che non avevano fatto come Meciani solo perché non avevano avuto il suo stesso coraggio. Dopo ferragosto, disse, lo aspettava un compito ancora più difficile, poiché avrebbe dovuto avvicinare un ex ragioniere del comune di Viareggio che dopo essere stato investito dallo scandalo era ruzzolato a Lucca a vivere per strada – praticamente era diventato un barbone. La sua storia, disse, era ancora più penosa, ma non fece a tempo a raccontarla poiché la mamma lo interruppe per fargli una domanda secca: ma



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.